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PIANO CASA
Il “Piano casa” della Regione Lazio (L.R. 10/’11), offre fino al 31 gennaio 2015, l’opportunità di attuare una serie di interventi sull’edilizia esistente, così riassumibili:
1 -  ampliamento edifici esistenti (art. 3);
2 -  cambio di destinazione d’uso da non residenziale a residenziale finalizzato al reperimento di alloggi a canone calmierato (art. 3 ter);
3 -  sostituzione edilizia con demolizione e ricostruzione degli edifici (art. 4);
4 -  recupero dei volumi accessori e pertinenziali degli edifici esistenti.
Gli ampliamenti sono così articolati, (le percentuali sono incrementate di un ulteriore 10% ove si utilizzino tecnologie con potenza non inferiore ad 1 Kw di energia rinnovabile):
tipologia immobili
% ampliamento
Edifici residenziali uni-plurifamiliari e, comunque, ogni unità immobiliare dotata di specifica autonomia funzionale
+20% fino ad un max di 70 mq
Edifici destinati a servizi socio-assistenziali
+20% fino ad un max di 200 mq
Edifici a destinazione non residenziale
+20% fino ad un max di 200 mq
+25% fino ad un max di 500 mq per le attività
produttive ed artigianali
Edifici a destinazione mista (resid. + non resid.)
+20% fino ad un max di 70 mq per il resid.
+25% fino ad un max di 200 mq per il non resid.
Le prescrizioni specifiche definiscono le modalità di realizzazione di questi interventi.

Per ognuno dei quattro casi elencati, si tratta di opportunità interessanti per aggiungere un vano, recuperare a residenziale un edificio dismesso, costruire su aree non residenziali libere di piani attuativi, demolire e ricostruire edifici degradati con opportunità di ampliamento fino al 60%!
In un panorama di crisi economica internazionale, ritengo che l’investimento sulla propria casa sia ancora premiante.